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Bonifica amianto

  • archantoniobrusca
  • 26 feb 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

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L’amianto ed i Materiali Contenenti Amianto (MCA) sono stati largamente utilizzati su tutto il territorio nazionale fino agli anni ‘90. Infatti l’Italia, in passato, è stato tra i maggiori produttori mondiali di amianto e di MCA. Il minerale si estraeva nella più grande miniera di amianto d’Europa, ubicata a Balangero in Piemonte, e nel Comune di Emarese in Valle D’Aosta.

Ai fini dell’individuazione della loro corretta procedura di bonifica bisogna valutare lo stato di degrado utilizzando gli indicatori descritti nel d.m. 06/09/1994. I principali sono:

1) la friabilità del materiale; 2) lo stato della superficie ed in particolare l’evidenza di affioramenti di fibre; 3) la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture; 4) la presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie, ecc; 5) la presenza di materiale polverulento conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento.


BONIFICA DELLE COPERTURE IN CEMENTO AMIANTO

La bonifica delle coperture in cemento amianto viene necessariamente effettuata in ambiente aperto, non confinabile e pertanto deve essere condotta limitando il più possibile la dispersione di fibre in aria. I metodi di bonifica citati nel d.m. 06/09/1994, principalmente applicati per le coperture in cemento amianto sono i seguenti:

1) Rimozione: operazione da condursi salvaguardando l’integrità del materiale in tutte le fasi dell’intervento: smontaggio, sollevamento, primo imballaggio (possibilmente in quota), messa a terra con idoneo mezzo meccanico, secondo e definitivo imballaggio. Le lastre vanno rimosse utilizzando esclusivamente utensili manuali o attrezzi meccanici provvisti di sistemi di aspirazione a filtri assoluti. Prima di qualsiasi manipolazione, le lastre devono essere asperse su entrambe le superfici, con prodotti incapsulanti, mediante pompe a bassa pressione e rimosse ancora umide. In caso di coperture di notevole estensione, si deve operare per lotti di limitate dimensioni tali da agire sempre ad umido. Eventuali pezzi acuminati e taglienti devono essere sistemati in modo da evitare la rottura degli imballaggi ed i rifiuti in frammenti minuti, ivi compresi i residui presenti nei canali di gronda, devono essere raccolti al momento e racchiusi in sacchi o fusti immediatamente sigillati. La rimozione comporta la produzione di notevoli quantità di Rifiuti Contenenti Amianto (RCA) da smaltire in idonee discariche e la necessità di installare una nuova copertura in sostituzione del materiale rimosso.

2) Incapsulamento: operazione effettuata mediante prodotti impregnanti (che penetrano nel materiale legando le fibre di amianto tra loro e con la matrice cementizia) o ricoprenti (che formano una spessa membrana sulla superficie del manufatto, additivati anche con pigmenti e sostanze che incrementano la resistenza agli agenti atmosferici). Generalmente i risultati più efficaci e duraturi si ottengono con l’impiego di entrambi i prodotti. L’incapsulamento richiede l’aspirazione preliminare della superficie del manufatto e la rimozione di tutti i frammenti e delle parti distaccate dal substrato, al fine di garantire l’adesione del prodotto incapsulante. Il trattamento deve essere effettuato con pompe a bassa pressione.

3) Sovracopertura: confinamento realizzato installando una nuova copertura al di sopra di quella in cemento amianto, che viene lasciata in sede. Metodica utilizzabile solo quando la struttura portante è in grado di sopportare il carico aggiuntivo. L’installazione comporta generalmente operazioni di foratura dei materiali di cemento amianto, per consentire il fissaggio della nuova copertura, che se non eseguite correttamente potrebbero liberare fibre. Detta tecnica è consigliata quando la superficie inferiore della copertura in cemento amianto risulta confinata. Nel caso di interventi di incapsulamento o sovracopertura è necessario attivare uno specifico “Programma di manutenzione e controllo” atto a verificare l’efficacia e l’integrità degli stessi interventi. I materiali rimossi devono essere allontanati dal cantiere il prima possibile e giornalmente deve essere effettuata una pulizia ad umido e/o con aspiratori a filtri assoluti della zona di lavoro e delle aree del cantiere eventualmente contaminate


GESTIONE DEI RIFIUTI

I RCA prodotti dalle attività di bonifica delle coperture in cemento amianto devono essere classificati ai sensi del d.lgs. 152/2006 e s.m.i. con il codice C.E.R. “17.06.05* - Materiali da costruzione contenenti amianto”; essi possono essere conferiti presso deposito temporaneo in cantiere, deposito preliminare o smaltiti in discarica (d.m. 248/2004 e d.m. 27/09/2010): n per rifiuti pericolosi, dedicata o dotata di cella dedicata; n per rifiuti non pericolosi, dedicata o dotata di cella mono-dedicata. Si ricorda inoltre che i DPI contaminati da amianto utilizzati per tali bonifiche devono essere classificati con il codice C.E.R. “15.02.02* - Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose”, confezionati separatamente dai RCA prodotti ed avviati alle medesime destinazioni.


Fonte: INAIL

 
 
 

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